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Inquinamento da nitrati di origine agricola nelle acque superficiali

Descrizione indicatoreL’inquinamento delle acque da nitrati è causato, tra le altre, dal ricorso a pratiche agricole intensive che si traducono in un frequente utilizzo di concimi chimici e in una elevata concentrazione di bestiame su superfici ridotte. 
L’inquinamento delle acque provocato dai nitrati è un problema comune a tutti i paesi europei: a partire dagli anni ‘80 si è osservato un progressivo deterioramento della qualità delle acque, dovuto allo sviluppo di allevamenti in zone già sature e a coltivazioni intensive caratterizzate dall’impiego di diserbanti chimici e da sovra concimazione.I nitrati provenienti dalle pratiche agricole sono pertanto una delle cause principali di inquinamento da fonti diffuse. L’inquinamento idrico dovuto ai composti azotati utilizzati in agricoltura dipende dal tipo di coltivazioni, dallo sfruttamento del suolo, dalla frequenza delle concimazioni, dalle quantità di concime apportate, da fattori meteorologici e dalle caratteristiche geomorfologiche del territorio. Per la salvaguardia della salute umana e degli ecosistemi acquatici è fondamentale tenere sotto controllo il potenziale inquinamento, orientando le pratiche agricole a prassi virtuose di gestione dei terreni, dei mezzi produttivi e della risorsa idrica.

ObiettivoL’indicatore descrive il livello di contaminazione da nitrati delle acque superficiali, facendo riferimento ai limiti stabiliti dalla normativa (Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque contro l’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole).

Periodicità di aggiornamentoQuadriennale

Schede Indicatore2016-2019 - Stato e trend Indicatore

[aggiornato il 23 marzo 2022]

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