Concentrazione di Ostreopsis ovata

Descrizione indicatoreL’indicatore misura la distribuzione e l’andamento dell’abbondanza relativa di Ostreopsis cf. ovata lungo le aree marino-costiere pugliesi e contribuisce alla valutazione ambientale delle acque di balneazione prevista per la redazione dei “Profili delle acque di balneazione” ai sensi dell’allegato “E” al DM 30/3/2010. La microalga dinoflagellata Ostreopsis ovata Fukujo, specie di origine tropicale ad habitus epi-bentonico, rilevata in Italia a partire dal 1989, negli ultimi anni è stata frequentemente segnalata anche lungo i litorali pugliesi. Le fioriture massive della specie sono tipiche della stagione calda ed a queste talvolta sono state associate patologie riscontrate in bagnanti, pescatori e residenti nelle zone litorali: rinorrea, faringite, congiuntivite, dermatite, tosse, dispnea, febbre. Si ipotizza che tali aspetti epidemiologici siano legati alla potenziale tossicità della dinoflagellata, confermata dall’individuazione di sostanze palitossino-simili nella cellula algale. La problematica ha avuto dunque una valenza non solo ambientale, ma anche sanitaria, come anche ribadito dalla redazione di linee guida sull’argomento da parte del Ministero della Salute (2007) e dai Rapporti ISPRA. Queste motivazioni hanno indotto l’ARPA Puglia ad organizzare un monitoraggio specifico, per la prima volta nella stagione estiva 2007 ed in seguito negli anni successivi, che potesse rispondere in maniera il più possibile pronta ed efficace alle esigenze ambientali e sanitarie del territorio pugliese.

ObiettivoL’indicatore verifica la presenza e distribuzione quali-quantitativa delle microalga potenzialmente tossica Ostreopsis ovata nelle acque marino costiere pugliesi destinate alla balneazione.
I risultati della verifica sono espressi in valore di densità cellulare (cell./L) stimata bimensilmente per ogni sito regionale, durante il quadrimestre giugno- settembre. Secondo le linee guida del Ministero della Salute, il cui aggiornamento è stato pubblicato nel 2014 dall'Istituto Superiore di Sanità (Rapporti ISTISAN 14/19), un valore di densità superiore alle 30.000 cell./Litro in colonna d’acqua può essere considerato come allerta per potenziali effetti sulla salute pubblica. Tale valore è divenuto ufficiale con il D.M. 19 aprile 2018, che modifica il D.M. 30 marzo 2010, a partire dall’anno 2019.

Periodicità di aggiornamento Annuale

Schede Indicatore2023 - Stato e trend indicatore

2022 - 20212020 - 20152012 - Stato e trend

2011 - RSA

 

[aggiornato il 29 marzo 2024]

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