Descrizione indicatoreLe comunità superficiali di substrato roccioso dominate da macroalghe rispondono ai cambiamenti delle condizioni ambientali in tempi relativamente brevi e per questo motivo sono particolarmente adatte al monitoraggio dello stato ecologico delle acque marino costiere. Le perturbazioni antropiche di diverso genere (es. urbanizzazione della costa ed eutrofizzazione) provocano cambiamenti nelle comunità delle scogliere superficiali. Le macroalghe brune strutturanti (Fucales) tendono a scomparire, mentre le specie tolleranti allo stress (es. feltri di Corallinales articolate) diventano dominanti in situazioni di moderato disturbo. In caso in cui esso sia di maggiore intensità e durata si affermano principalmente specie opportuniste (es. Ulvales, cianobatteri). La Direttiva quadro sulle Acque (2000/60/CE), indica nelle macroalghe uno tra gli Elementi di Qualità Biologica (EQB) da utilizzare per la classificazione dello stato ecologico delle acque marino costiere, coś come anche recepito dalle norme italiane (D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.). In particolare, il D.M. 260/2010 prevede, per la classificazione in base a tale EQB, l’utilizzo dell’indice sintetico CARLIT (CARtografia LITorale), basato sull’osservazione dei popolamenti algali che si sviluppano sulle scogliere superficiali insieme alle caratteristiche geomorfologiche rilevanti corrispondenti alle comunità osservate. A seconda della predominanza di una determinata comunità, al sito monitorato si associa un valore di sensibilità che concorre al conferimento di una classe di stato ecologico; il D.M. 260/2010 (Tab. 4.3.1/d) definisce i limiti di classe, espressi in termini di RQE, fra lo stato elevato e lo stato buono, e tra lo stato buono e lo stato sufficiente. ObiettivoL’indicatore viene utilizzato per classificare, in base all’EQB “Macroalghe”, lo stato ecologico dei corpi idrici marino costieri pugliesi. L’indice CARLIT si basa su una prima valutazione del Valore di Qualità Ecologica (VQE) in ogni sito e per ogni categoria geomorfologica rilevante. Dal confronto con i Valori di Qualità Ecologica di riferimento (EQVrif), riportati nel D.M. 260/2010 (Tab. 4.3.1/c), si ottengono i rapporti di qualità ecologica (RQE) utilizzati per la classificazione dello stato ecologico delle acque marino costiere. Periodicità di aggiornamentoTriennale Schede Indicatore2019-2021 - Stato e trend Indicatore 2012-2013 - 2010-2011 - Stato e trend 2011 - RSA
[aggiornato il 23 febbraio 2023] |