Finalità dell'indagine Il monitoraggio previsto dal modulo 10 (Habitat delle praterie di Posidonia oceanica) ha lo scopo di fornire un quadro completo dello stato di salute e della distribuzione delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste pugliesi, acquisendo informazioni relative all’estensione e alla condizione delle praterie. L’importanza ecologica ed economica delle praterie di P. oceanica ha portato infatti negli anni le autorità nazionali, europee e/o internazionali a proteggere questo habitat con diverse direttive tra cui: la Direttiva Habitat (92/43/CEE; habitat marino 1120 "Praterie di posidonie - Posidonion oceanicae"), Rete Natura 2000 e altre convenzioni internazionali come quelle di Berna e di Barcellona. Infatti per l’applicazione della Direttiva Strategia Marina Nell’ambito del Descrittore 1 “Biodiversità” l’habitat Posidonia oceanica rappresenta uno degli habitat che contribuisce al raggiungimento del GES “Gli habitat marini elencati nella Direttiva Habitat e riferiti al protocollo SPA/BD della Convenzione di Barcellona mantengono o conseguono uno stato di conservazione soddisfacente”. Piano di campionamento Le aree di indagine identificate per il monitoraggio relativo alle praterie di P.oceanica sono 5. La superficie di ciascuna area è pari a 3 km² (eventualmente frazionabili) e comprensiva del limite superiore e inferiore della prateria di P.oceanica. Le aree di indagine sono state scelte sulla base di dati cartografici esistenti in modo da essere rappresentative di diverse condizioni ambientali e di impatti di intensità differenti, tenendo conto delle attività di monitoraggio già poste in essere in attuazione della Direttiva Quadro Acque (2000/60/CE) e della Direttiva Habitat (92/43/CEE), e ai siti della Rete Natura 2000. Il piano di campionamento è quello previsto dal protocollo ISPRA, valido sia per l’applicazione del D.lgs. 190/10 (Direttiva Strategia Marina) sia per il D.lgs.152/06 (Direttiva Quadro sulle Acque). Frequenza di campionamento dei parametri Per ogni singola area d’indagine le attività di monitoraggio devono essere eseguite una volta nel triennio. Tabella 1: parametri e relative frequenze (modulo 10)
Attività di campionamento Il protocollo di indagine, relativo all’estensione dell’habitat, prevede di eseguire rilievi da remoto, ogni 3 anni, dei limiti inferiori e superiori delle praterie oggetto di monitoraggio. Nelle aree individuate è necessario acquisire dati acustici sulla morfologia del substrato (utilizzando un multibeam echosounder, preferibilmente con installazione a scafo e in grado di acquisire dati di backscatter, al fine di restituire il dato come modello digitale del terreno ‘DTM’) e sulla facies a Posidonia oceanica (utilizzando un Side Scan Sonar) su aree di dimensioni pari a 3 km2 (eventualmente frazionabili) e identificare la tipologia dei limiti della prateria lungo la loro estensione attraverso la raccolta di documentazione video fotografica ad alta definizione e georeferenziata mediante l’impego di ROV (Remotely Operated Vehicle) con videocamera con sensore Full HD. Il protocollo di indagine, relativo alla condizione dell’habitat, prevede che le stime e i prelievi vengano eseguiti in immersione subacquea dal personale scientifico qualificato di ARPA Puglia, ovvero da Operatori Scientifici Subacquei e dal gruppo sommozzatori della Guardia di Finanza. In ogni area di indagine, il campionamento è effettuato in due stazioni a differenti batimetrie: la prima a -15 metri e la seconda alla profondità del limite inferiore. - Stazione a 15 m Nella stazione a -15 metri si esegue un campionamento gerarchico e si identificano 3 sub-aree da 400m² (distanziate tra loro almeno 10 metri) in cui verranno effettuati 6 repliche per le misure di densità dei fasci e 6 repliche per i prelievi dei fasci ortotropi. In totale verranno effettuate 9 misure di densità dei fasci e verranno prelevati 18 fasci ortotropi. Per ciascuna delle 3 aree, oltre alle misure e i prelievi di cui sopra, devono essere annotati:
Nella stazione a 15 metri, devono essere prelevate inoltre aliquote di sedimento ai fini dell’analisi granulometrica e del TOC (Total Organic Carbon). - Stazione del limite inferiore (transetto orizzontale) Sul limite inferiore indagato, la strategia di campionamento dovrà essere realizzata lungo un transetto orizzontale (i.e. transetto di 50-60m). Verranno effettuati 6 repliche per le misure di densità dei fasci e 6 prelievi di fasci ortotropi. Lungo il transetto orizzontale devono essere rilevate le seguenti informazioni:
Nella stazione del limite inferiore, devono essere prelevate inoltre aliquote di sedimento ai fini dell’analisi granulometrica e del TOC (Total Organic Carbon). - Parametri chimi-fisici della colonna d’acqua Durante il monitoraggio biologico di P. oceanica si rilevano i parametri chimico-fisici della colonna d’acqua (%O2; pH; salinità psu; temperatura °C; Chla μg/l; O2 disciolto μmol O2/l; conducibilità μS/cm) dovrà essere effettuata mediante l’utilizzo di una sonda multiparametrica CTD. La trasparenza dovrà essere valutata mediante Disco Secchi (metri). Figura 1: stazioni, transetti ed aree di monitoraggio previste per il modulo 10 Tabella 2: stazioni e relative coordinate geografiche
Attività di analisi Le misure di laboratorio devono essere eseguite sui fasci prelevati e conservati in alcol etilico al 70%. Le misure che si eseguono sono relative ai parametri: lepidocronologici, morfometrici e di biomassa. A 15 m, le misure morfometriche sono effettuate sui 18 fasci prelevati, mentre le misure lepidocronologiche sono effettuate solo su 9 di questi fasci. I 9 fasci saranno selezionati in base al criterio di lunghezza del rizoma: per ogni area saranno selezionate i 3 fasci con il rizoma più lungo, dotati del punto di inserzione con il rizoma plagiotropo. Su limite inferiore sono prelevati 6 fasci e le misure morfometriche e lepidocronologiche sono effettuate su tutti i fasci. I dati derivanti dalle analisi di laboratorio effettuate sui fasci ortotropi vengono utilizzati per l’elaborazione dell’indice multimetrico PREI (Posidonia Rapid Easy Index, Gobert et al., 2009), l’indice nazionale di classificazione dell’EQB Angiosperme (DM 260/10). Il PREI integra a livello informativo gli effetti di differenti cause riconducibili agli impatti delle attività antropiche quali le alterazioni fisiche, chimiche e biologiche, indotte da agenti inquinanti nelle acque e nei sedimenti, o da significative alterazioni fisico-morfologiche del tratto costiero. L’indice multi metrico include il calcolo di cinque descrittori:
Il valore del PREI varia tra 0 ed 1 e corrisponde al Rapporto di Qualità Ecologica (RQE). Il risultato finale dell’applicazione dell’Indice PREI non fornisce un valore assoluto, ma direttamente il rapporto di qualità ecologica (RQE). La tabella di seguito riporta i limiti di classe, espressi in termini di RQE. Nel sistema di classificazione seguente lo stato cattivo corrisponde ad una recente non sopravvivenza di P. oceanica, ovvero, alla sua scomparsa da meno di cinque anni.
Figura 2: attività di campionamento subacqueo su Posidonia oceanica eseguita da personale O.S.S. (Centro Regionale Mare) |