Stagione pollinica

​L'indicatore è elaborato in collaborazione con il dott. Augusto Arsieni del Centro di Allergologia del DSS dell’ASL Br e il dott. Sante Maiellaro dell’Area Tecnica della ASL Br.

Descrizione indicatore

L’indicatore consente di definire un quadro generale della presenza e distribuzione di gran parte dei pollini allergenici in Puglia e di valutarne criticità, composizione e stagionalità; l’indice descrittivo utilizzato per misurare le pollinazioni è l’Indice Pollinico che misura la quantità totale di pollini rilevati nell’anno (IP), espresso in granuli per metro cubo di aria.
L’indicatore, in realtà, considera due indici: l’Indice Pollinico Stagionale (IPS) e l’Indice Pollinico Allergenico (IPA) che descrivono la quantità di polline presente in un anno nell’atmosfera delle località dove sono posizionate le stazioni di monitoraggio; Si tratta pertanto di indici quantitativi cumulativi che non forniscono alcuna  indicazione sulle modalità di distribuzione nell’anno dei pollini presi in esame. 
L'Indice Pollinico Stagionale (IPS) si ottiene dalla somma delle concentrazioni giornaliere del polline di una determinata famiglia misurate nell’anno considerato, mentre l'Indice Pollinico Allergenico (IPA) si ottiene dalla somma delle concentrazioni polliniche delle principali e più diffuse famiglie allergizzanti presenti sul territorio nazionale.
Per definizione, la Stagione Pollinica è costituita dalle principali informazioni che descrivono i tempi e i modi della pollinazione di una determinata famiglia botanica. Le caratteristiche della Stagione Pollinica cambiano molto da località a località perché estremamente sensibili alle differenze meteoclimatiche
La data di inizio e fine della pollinazione, la sua durata, l’indice pollinico stagionale, il valore del picco di concentrazione pollinica massima sono le informazioni principali che, insieme, descrivono la “stagione pollinica”.
Questo indicatore viene determinato per ciascuna delle sette famiglie di piante più allergizzanti e diffuse sul territorio nazionale: Cupressaceae/Taxaceae, Corylaceae, Betulaceae, Oleaceae, Graminaceae, Urticaceae, Compositae.
L’indicatore risponde a criteri di:

  • Rilevanza: deve essere “semplice” e di intuitiva interpretazione poiché il suo scopo è quello di costituire una base per confronti a livello nazionale e internazionale.
  • Misurabilità: è fondamentale che i dati utilizzati per la costruzione dell’Indicatore provengano da fonte nota e che siano aggiornati periodicamente 
  • Solidità: l’Indicatore è basato su standard nazionali/internazionali circa la sua validità e ha il requisito di garantire attendibilità sia dei metodi di misura che di raccolta dati, permettendo comparabilità sia nel tempo che nello spazio.

Obiettivo

Valutare, molto sinteticamente, la carica allergenica pollinica di una determinata località, per poterla confrontare con quella di altre e studiarne la variazione nello spazio e nel tempo.
L’insieme di queste indicazioni contribuiscono alla valutazione di rischio sanitario legato alle allergie e consentono una rapida attuazione di procedure preventive, come quelle di segnalazione e, conseguentemente, di procedure di mitigazione messe in campo dalle autorità competenti.
Studiare la presenza in atmosfera e l’andamento nello spazio e nel tempo dei pollini allergenici potenzialmente pericolosi per la salute umana. Per serie storiche sufficientemente lunghe è possibile provare a relazionare i valori di questo indicatore ad alcuni parametri (temperatura, umidità, CO2 , ecc.) legati al clima e ai suoi cambiamenti.

 

Periodicità di aggiornamento: Annuale

2022

2021 - 2020 - 2019 - 2018 - 2017 - Stato indicatore

Relazioni sullo Stato dell'Ambiente 2004 - 2011

 

[aggiornato il 22 agosto 2023]

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