Consumo di suolo costiero

Descrizione indicatore
Il quadro conoscitivo sul consumo di suolo è disponibile grazie ai dati aggiornati annualmente da parte del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) e, in particolare, della cartografia prodotta dalla Rete dei Referenti per il Monitoraggio del Territorio e del Consumo di Suolo del SNPA. L’indicatore ICSC (Indice di Consumo di Suolo Costiero) rappresenta la percentuale di suolo consumato in ambienti costieri. Suddividendo la fascia costiera in tre “zone” definite dalla distanza dalla linea di costa (A: fascia 0-300 m, B: fascia 300-500 m e C: fascia 500-1000 m) si è potuto stimare per ogni comune il consumo di suolo presente nella fascia costiera.

Obiettivo
Gli strumenti di pianificazione territoriale, dalla Legge Galasso in poi, hanno sempre cercato di tutelare la fascia costiera con azioni che tendevano a ridurre l’edificabilità nella prima fascia costiera (0-300 m); alcuni strumenti di pianificazione territoriale approvati dalla Regione Puglia hanno come obiettivo proprio la tutela del territorio. Fra questi si possono menzionare: il PUTT/P (Piano Urbanistico Territoriale Tematico "Paesaggio) approvato nel 2000 e superato dal più recente PPTR (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale), nonché il PRC (Piano Regionale delle Coste) approvato nel 2011 e i relativi PCC (Piani Comunali delle Coste).
Tuttavia tali strumenti pianificatori spesso si sono rivelati insufficienti nel garantire la tutela assoluta degli ambienti costieri, spesso presi di mira da interessi meramente economici.

Periodicità di aggiornamento: Annuale

2019 - Stato e trend indicatore (aggiornato il 10 settembre 2020)

2018 - 2017 - 2016 - Stato e trend indicatore

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