Ozono troposferico (O3)

Descrizione indicatore

L’ozono è un inquinante secondario: esso non viene generato da alcuna fonte, ma si forma in atmosfera attraverso reazioni fotochimiche tra altre sostanze (tra cui gli ossidi di azoto e i composti organici volatili). Dal momento che il processo di formazione dell’ozono è catalizzato dalla radiazione solare, le concentrazioni più elevate si registrano nelle aree soggette a forte irraggiamento e nei mesi più caldi dell’anno. La Puglia, per collocazione geografica, si presta alla formazione di alti livelli di questo inquinante.
I dati vengono trattati secondo un protocollo che prevede tre livelli di validazione: giornaliera, prima della pubblicazione sul sito web di ARPA; mensile, prima della pubblicazione del report mensile; annuale per la pubblicazione del report annuale di qualità dell’aria e della trasmissione al MATTM e a ISPRA.

ObiettivoIl D.Lgs. n. 155/2010 fissa un valore bersaglio per la protezione della salute umana pari a 120 μg/m3 sulla media mobile delle 8 ore, da non superare più di 25 volte l’anno. Lo stesso decreto fissa una soglia di informazione a 180 μg/m3 e una soglia di allarme a 240 μg/m3 sulla media oraria.

 

Periodicità di aggiornamento: Annuale

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2011 - RSA

 

[aggiornato il 22 agosto 2023]

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