Descrizione indicatoreLe aree a rischio idrogeologico sono individuate dal Piano Stralcio di Assetto Idrogeologico (PAI), approvato dall’Autorità di Bacino (AdB) della Puglia con Deliberazione del Comitato Istituzionale (CI) n. 39 del 30 novembre 2005.
Le perimetrazioni delle aree a rischio (idraulico e per frana) dei singoli Comuni, proposte nella prima versione del Piano, sono oggetto di revisione continua, pertanto rispetto alla versione originaria hanno subito numerose modifiche e integrazioni a seguito di sopralluoghi, eventi meteorici e fenomeni di riassetto geomorfologico, grazie al confronto tra il personale dell’Autorità di Bacino e i tecnici dei singoli comuni interessati.
I criteri per la definizione e la perimetrazione delle aree a pericolosità idrogeologica si rifanno a specifiche metodologie in rapporto agli eventi alluvionali e franosi.
Il DPCM 29 settembre 1998 "Atto di indirizzo e coordinamento per l'individuazione dei criteri relativi agli adempimenti di cui all'art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge 11 giugno 1998, n. 180" definisce quattro classi di rischio: moderato R1, medio R2, elevato R3 e molto elevato R4.
La valutazione della pericolosità geomorfologica è legata a possibili fenomeni di instabilità del territorio e si basa sulla combinazione di analisi di previsione dell’occorrenza di tali fenomeni, in termini spaziali e temporali, e di previsione della loro tipologia, intensità e tendenza evolutiva. La pericolosità geomorfologica viene distinta in tre classi: PG1, PG2 e PG3, che corrispondono a gradi crescenti di pericolosità geomorfologica. In particolare, il valore PG3 corrisponde alle aree ad alta pericolosità geomorfologica, già coinvolte da fenomeni di dissesto.
Le zone a pericolo di inondazione sono definite sulla base della frequenza del verificarsi di eventi alluvionali e sono corrispondenti a diversi tempi di ritorno. Si distinguono aree ad alta pericolosità idraulica (AP), a media pericolosità idraulica (MP) e, infine, a bassa pericolosità idraulica (BP).
ObiettivoL’individuazione delle aree a rischio idrogeologico e la loro distribuzione nel territorio regionale consente di adottare idonee misure di prevenzione e mitigazione del rischio idraulico e da frana.
Periodicità di aggiornamento: Annuale
2013 - Stato e trend indicatore (aggiornato l'11 marzo 2015)
2012 - Stato e trend
2011 - RSA