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Emissioni di Precursori di Ozono troposferico (NOx, COV, CH4 e CO)

Descrizione indicatoreLe emissioni di precursori di ozono troposferico (per la stima si veda la scheda indicatore) rappresentano le emissioni totali di sostanze inquinanti in grado di favorire la formazione dell'ozono troposferico.
Il problema dell'ozono troposferico riveste notevole importanza sia nell'ambiente urbano, dove si verificano episodi acuti di inquinamento, sia nell'ambiente rurale, dove si riscontra un impatto sulle coltivazioni.
Le emissioni di ossidi di azoto (NOx) e di composti organici volatili non metanici (COVNM), precursori dell'ozono troposferico, hanno anche una rilevanza transfrontaliera per fenomeni di trasporto a lunga distanza. La formazione dell'ozono avviene attraverso reazioni fotochimiche, che si verificano in concomitanza di condizioni meteorologiche tipiche del periodo estivo. L'ozono ha un elevato potere ossidante e determina effetti dannosi sulla popolazione, sull'ecosistema e sui beni storico-artistici.
Le fonti principali di questi inquinanti sono i trasporti e altri processi di combustione, oltre che l'uso di solventi per quanto riguarda i COVNM.
I dati sono tratti dall’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera - INEMAR Puglia 2010, aggiornato da ARPA Puglia nel 2014.

ObiettivoStimare le emissioni regionali dei principali precursori di ozono troposferico per comparti emissivi, disaggregarle a livello e provinciale, e valutare le pressioni.

Periodicità di aggiornamento: Triennale

2010 - Stato indicatore  (aggiornato il 02 luglio 2015)

2007 - Stato

2011 - RSA

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