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Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera - INEMAR Puglia

Logo emissioni in atmosfera INEMAR

Descrizione indicatoreL'inventario delle emissioni è per definizione "una serie organizzata di dati relativi alla quantità degli inquinanti introdotti in atmosfera da attività antropiche e da sorgenti naturali" raggruppate per inquinante, tipo di attività, combustibile eventualmente utilizzato, unità territoriale, periodo di tempo.
Con DGR 1111/2009, la Regione Puglia ha delegato ARPA Puglia all’implementazione, gestione e aggiornamento dell’Inventario regionale delle emissioni, che è stato pubblicato nel 2011 relativamente all’anno 2007, in conformità a quanto previsto dal Dlgs 155/10, che all’art. 22, ne prevede l'aggiornamento ogni 2-3 anni.
Successivamente la Regione Puglia ha disposto che le attività precedentemente svolte da ARPA in regime di convenzione diventassero istituzionali per l'Agenzia e pertanto ha incaricato la stessa a proseguire nell'attività di gestione e aggiornamento delle banche dati emissive (INEMAR, CET ed INES/E-PRTR).
Nel corso del 2014, ARPA Puglia ha aggiornato l’inventario regionale della Puglia al 2010, utilizzando la versione 6/2008 del software INEMAR.

ObiettivoAnalizzare le emissioni in atmosfera originate da tutte le attività emissive, antropiche e naturali, attraverso la metodologia elaborata nell'ambito del progetto CORINAIR (CooRdination Information AIR), promosso e coordinato dalla DG XI della Comunità Europea nell'ambito del programma sperimentale.
La metodologia utilizzata per la realizzazione dell’inventario ha previsto, ove possibile, la quantificazione diretta, tramite misurazioni, di tutte le emissioni delle diverse tipologie di sorgenti per l'area e il periodo di interesse. È stato possibile utilizzare questo approccio solo per alcune tipologie di inquinanti (ad es. anidride solforosa, ossidi di azoto, monossido di carbonio) e di sorgenti, tipicamente grandi impianti industriali (ad esempio centrali termoelettriche, inceneritori, cementifici), le cui emissioni sono generalmente molto rilevanti, e per questo controllate tramite sistemi di monitoraggio in continuo nonché controlli periodici in discontinuo. In assenza di dati misurati, la metodologia CORINAIR prevede la stima delle emissioni sulla base di un indicatore (che caratterizza l'attività della sorgente) e di un fattore di emissione, specifico del tipo di sorgente, di processo industriale e della tecnologia di depurazione adottata. Questo approccio si basa dunque sull’ipotesi di una relazione lineare fra l'attività della sorgente e l'emissione. Ovviamente, la bontà della stima dipende dalla precisione dei "fattori di emissione", tanto maggiore quanto più si scende nel dettaglio dei singoli processi produttivi, utilizzando specifici fattori di emissione caratteristici della tipologia impiantistica.

Periodicità di aggiornamento: Triennale
2010 - Stato indicatore  (aggiornato il 02 luglio 2015)

2007 - Stato

2011 - RSA

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