Descrizione indicatoreL’Organizzazione Mondiale della Meteorologia (WMO - World Meteorological Organization) non ha formulato una definizione standard di "ondata di calore", tuttavia essa può essere definita come un notevole riscaldamento dell'aria che origina un periodo accompagnato da temperature elevate, o dall'arrivo di anomale onde di aria calda.
La definizione di "ondata di calore" utilizzata in questo documento non considera solo il superamento di una certa soglia di temperatura, ma individua altresì il livello di soglia (dato dalla temperatura del trentennio di riferimento per ogni mese considerato e per ogni località) e la durata dell'evento.
Infatti si è definita "ondata di calore" la permanenza di almeno 3 giorni consecutivi con temperature medie diurne superiori a 32°C e con scarto rispetto alla media del triennio 1961 - 1990 di almeno 5°C.
ObiettivoLa Puglia può essere interessata da più onde di calore nell'arco di una stessa stagione estiva, con un numero variabile di giorni di persistenza in base alle zone sub-climatiche presenti. Al fine della informazione e della prevenzione, dal 2004 è operativo il "Sistema nazionale di sorveglianza, previsione ed allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione” promosso dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. In tale contesto vengono utilizzati Sistemi di Allarme (Heat Health Watch Warning Systems), per mezzo dei quali, durante i mesi estivi, è possibile informarsi giornalmente sulle condizioni climatiche locali ed il relativo livello di rischio. Tale informazione è reperibile consultando via internet il sito web del Dipartimento della Protezione Civile. Inoltre i Comuni hanno il compito di diffondere l’informazione a livello locale a seconda delle condizioni di rischio e della realtà locale.
Periodicità di aggiornamento: Annuale
2020 - Stato e trend indicatore (aggiornato il 23 giugno 2021)
2019 - 2018 - 2017 - 2016 - 2015 - 2014 - 2013 - 2012 - Stato e trend
2011 - RSA