Finalitā dell'indagine Lo scopo delle attivitā previste dal modulo 2 (Analisi delle microplastiche) č quello di valutare la distribuzione delle microplastiche (particelle con dimensioni inferiori ai 5 mm) nelle acque marine superficiali da un punto di vista quali-quantitativo. Le stazioni del modulo 2 sono state posizionate sulla base delle indicazioni dei POA precedenti, in corrispondenza di plume fluviali, strutture portuali di grosso cabotaggio, rilevanti insediamenti urbani ed industriali, tra 0.5 e 6 NM dalla costa. Inoltre, al fine di assicurare una continuitā nel tempo rispetto ad informazioni pregresse, si sottolinea che i transetti corrispondono a quelli utilizzati durante i campionamenti effettuati nel 2014 nell’ambito del Protocollo di Intesa MATTM – Regioni costiere, sottoscritto il 18/12/2012 per l’attivitā preliminare prevista dal D.lgs. 190/2010. Frequenza di campionamentoNella tabella 1 sono riportati i parametri e le relative frequenze di campionamento. Tabella 1: parametri e relative frequenze (modulo 2)
Piano di campionamentoIn totale sono state individuate sei aree di indagine. Per ciascun’area di indagine č stato identificato un transetto con tre stazioni poste a 0.5, 1.5 e 6 NM dalla linea di costa. Figura 1: stazioni di monitoraggio previste per il modulo 2 Tabella 2: stazioni e relative coordinate geografiche
Attivitā di campionamento Le attivitā di monitoraggio relative al modulo 2 prevedono il campionamento delle microplastiche con la rete di tipo “manta” e l’acquisizione dei parametri chimico-fisici della colonna d’acqua utilizzando una sonda multiparametrica CTD. La “manta” č una rete costruita appositamente per navigare nello strato superficiale della colonna d’acqua e campionare entro lo strato interessato dal rimescolamento causato dal moto ondoso. L’utilizzo della rete permette di campionare grandi volumi d’acqua trattenendo il materiale d’interesse. La “manta” č costituita da una bocca rettangolare metallica da cui si diparte un cono di rete ed un bicchiere raccoglitore finale; due ali metalliche vuote, esterne alla bocca, la mantengono in galleggiamento sulla superficie. Una volta riportata in superficie, la rete deve essere sciacquata con acqua di mare, dall’esterno verso l’interno, in modo da convogliare tutto il materiale raccolto verso il bicchiere raccoglitore. Il collettore viene poi staccato dalla rete ed il campione viene versato in un contenitore da 1000 ml, 500 ml o 250 ml in vetro scuro, e conservato in frigorifero e/o aggiungendo un fissativo (alcol etilico al 70%) per le successive analisi quali-quantitative. I prelievi vengono effettuati trainando la rete per 20 minuti ad una velocitā costante e non superiore ai 3 nodi, preferibilmente in condizioni di mare calmo. Il punto di inizio e di fine della calata viene registrato con un dispositivo GPS. Le attivitā sono effettuate con il supporto dei mezzi nautici della Guardia di Finanza. In particolare si utilizzano dei battelli pneumatici che permettono il mantenimento di una velocitā compresa tra 1 e 2 nodi, necessaria per l’utilizzo della rete.
Figura 2: rete "manta" (foto C. Giannuzzi)
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