AVVISO - Legge Regionale n. 30/2016 e s.m.i. Trasmissione relazioni monitoraggio Si comunica che a partire dal 20/02/2024 non sarà più attiva la casella di posta certificata radon.arpa@pec.it precedentemente abilitata alla trasmissione delle relazione finali ai sensi della Legge Regionale n. 30/2016 e ss.mm.ii. Pertanto, per trasmettere le relazioni di monitoraggio si prega di utilizzare esclusivamente le caselle pec dei Dipartimenti provinciali dell’Agenzia competenti per territorio. Gli indirizzi di tutti i Dipartimenti provinciali e Servizi di ARPA Puglia sono presenti nel Portale "Amministrazione Trasparente" di ARPA Puglia nella sezione dedicata "Settori e Servizi".
Radon Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore. È generato dal decadimento del radio, cioè dal processo per cui una sostanza radioattiva si trasforma spontaneamente in un’altra sostanza, emettendo radiazioni. Nell’ambito di questa tematica, ARPA Puglia è impegnata nel monitoraggio a livello regionale della concentrazione media di gas Radon in aria in ambienti chiusi. La misura della concentrazione di radon presente all’interno di un ambiente chiuso (abitazione e/o luogo di lavoro) permette di valutare l’esposizione e dunque il rischio associato alla permanenza all’interno dell’ambiente considerato da parte degli occupanti. I dati di concentrazione di radon misurati nell’ambito delle campagne di misura effettuate da ARPA Puglia, a partire dal 2004, sono stati georeferenziati e possono essere visualizzati su mappa. L’eventuale superamento del limite di riferimento previsto dalla normativa italiana nei luoghi di lavoro nelle abitazioni viene segnalato mediante un indicatore di colore rosso. Al link sotto riportato sono disponibili i valori di concentrazione "media annua" di gas radon misurati da ARPA Puglia in ambito regionale, ove per le misure eseguite in data antecedente all’entrata in vigore del D.Lgs. n. 101/2020 e s.m.i. non è riportato il valore limite di riferimento aggiornato (300 Bq/mc) ma quello vigente alla data del monitoraggio: A fronte di un superamento dei limiti di legge riscontrato in luoghi di lavoro, ARPA Puglia provvede ad informare le autorità di competenza. In caso di superamento dei limiti indicati dalla direttiva europea vigente in abitazioni, ARPA Puglia lo evidenzia all’utente fornendogli le informazioni utili perché lo stesso possa intraprendere azioni volte alla riduzione della concentrazione di gas radon entro i limiti indicati dalla normativa italiana. Sulla base dell’esperienza acquisita nel campo e soprattutto di quanto riportato in letteratura, l’Arpa Puglia vuole sottolineare che l'unico metodo sicuro per determinare la concentrazione del gas radon all'interno della propria abitazione, indipendentemente dai risultati delle campagne di misura effettuate precedentemente nella stessa regione, stessa provincia, stesso comune, anche addirittura nel palazzo adiacente, è la misura diretta. E’ dimostrato che edifici adiacenti, con caratteristiche costruttive identiche, possono presentare concentrazioni di radon diverse. Il radon penetra negli edifici secondo dinamiche complesse, pertanto è difficile valutare teoricamente la concentrazione del radon in un edificio, a partire da misure sperimentali effettuate altrove, senza il rischio di incorrere in grossolane approssimazioni per difetto o per eccesso.
Disciplinare tecnico e Linee Guida per misurazioni: Disciplinare tecnico - modalità di esecuzione delle misure di gas radon da parte di ARPA Puglia (il disciplinare tecnico recepisce le osservazioni dell’ISS). Si precisa che tale documento non costituisce obbligo per soggetti diversi da ARPA Puglia. |
Il radon è un gas radioattivo naturale, incolore e inodore. È generato dal decadimento del radio (Ra-226). Il radio è, a sua volta, prodotto dalla trasformazione dell’uranio (U-238), presente nelle rocce, nel suolo nelle acque e nei materiali da costruzione. Il radon (Rn-222), a sua volta decade come mostrato nell'immagine. La progenie del radon (Ra-222) è comunemente indicata come “figli del radon”, anch’essi radioattivi.
Schema semplificato del decadimento del radon negli atomi di polonio, piombo e bismuto
Il radon, dopo il fumo di sigaretta, è la seconda causa di tumore al polmone. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-OMS) lo ha inserito nell’elenco delle 75 sostanze ritenute cancerogene per l’uomo, assieme al benzene, amianto, fumo di tabacco, ecc.
Il radon fuoriesce dalle porosità e dalle crepe del terreno (vedi immagine) e da alcuni materiali da costruzione e, in misura minore, dall’acqua; si accumula negli ambienti chiusi.
Il radon penetra nelle abitazioni attraverso fessure, giunti di connessione, canalizzazioni degli impianti idraulici, elettrici e di scarico. Oppure può essere emanato da alcuni materiali da costruzione.
Vie di ingresso del gas Radon in un edificio
Il livello di radon in un ambiente chiuso è influenzato da:
Il livello di radon in un ambiente chiuso è presente maggiormente nei locali interrati o seminterrati e al piano terra.
L’unità di misura della concentrazione di radon in aria è il Becquerel per metro cubo (Bq/m3).
I livelli massimi di riferimento per le abitazioni e i luoghi di lavoro, espressi in termini di valore medio annuo della concentrazione di attività di radon in aria, fissati dal DECRETO LEGISLATIVO 31 luglio 2020, n. 101 sono i seguenti:
Arieggiare spesso i locali è un modo utile e immediato per diminuire la concentrazione di radon in casa, e favorisce anche lo smaltimento di numerosi altri inquinanti presenti nell'abitazione.
Per evitare l'ingresso del radon nell'abitazione possono essere utilizzate tecniche quali la ventilazione dei vespai, la sigillatura di tutte le possibili vie di ingresso dalle pareti e dai solai a contatto con il terreno, la pressurizzazione dell’abitazione o l’aspirazione del gas dal suolo al di sotto dell’edificio.
A tal proposito si veda il documento: PNR-Ccm (2008): Raccomandazione sull'introduzione di sistemi di prevenzione dell'ingresso del radon in tutti gli edifici di nuova costruzionehttp://www.iss.it/radon/index.php?lang=1&id=197&tipo=15.
Le tecniche adottate per misure su lunghi periodi in ambienti chiusi, si basano sulla lettura di rivelatori passivi precedentemente esposti nei citati ambienti (rivelatori a tracce o elettreti).
I rivelatori a tracce sono costituiti da lastrine di materiale plastico sulle quali le radiazioni alfa, emesse dal radon o dai suoi prodotti di decadimento, producono dei danni risultanti in macchioline che vengono poi contate mediante un microscopio. Il numero di macchioline per centimetro quadro viene correlato alla concentrazione in aria di gas radon.
ARPA Puglia esegue misure di gas radon su tutto il territorio regionale sia di iniziativa, in ottemperanza ai compiti istituzionali, sia su richiesta di altri enti/istituzioni o di privati cittadini. Le misure su richiesta di privati sono a titolo oneroso, con oneri a carico del richiedente e sono rese alle condizioni stabilite dal Tariffario Regionale (Deliberazione della Giunta Regionale 2 luglio 2002, n. 829; a decorrere dal 1° Giugno 2023 agli importi è applicato l'incremento dello 14,6% a titolo di adeguamento ISTAT ai sensi della Deliberazione del Direttore Generale di ARPA Puglia n.262 del 29 maggio 2023):
• Misura della concentrazione di radon in aria con rivelatori a tracce per ogni locale: 188,69 euro + IVA;
• Compenso a vacazione per sopralluogo e tempi di trasferimento: € 69,92/h + IVA;
• Adempimenti vari di carattere amministrativo: € 8,14 + IVA.
Si comunica che a decorrere dall’1/7/2020, questa Agenzia accetta pagamenti soltanto attraverso la piattaforma informatica PagoPA, in ossequio all’art. 5 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n.82, come aggiornato al Decreto Legislativo 13 dicembre 2017, n.217
Il Servizio è raggiungibile dal link: https://arpapugliamypay.weebly.com/ oppure attraverso il bottone "Pagamenti PagoPA" in home page; in alternativa, è possibile ricercare ARPA Puglia nel Portale dei Pagamenti della Regione Puglia.
Si specifica, inoltre, che la misura in questione è della durata di un anno solare, e prevede l’esposizione, per ogni ambiente da sottoporre ad indagine, di due dosimetri, uno per semestre.
Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla UOS Polo di Specializzazione Radiazioni Ionizzanti, presso il Dipartimento provinciale di Bari (Parco Scientifico Tecnologico Tecnopolis, Edificio “L” - S.P. per Casamassima km 3 - 70010 Valenzano (BA)) o inviare una info all’indirizzo: info@arpa.puglia.it.