- acque marine (strategia marina) - acque destinate alla produzione di acqua potabile - acque dolci idonee alla vita dei pesci - acque destinate alla vita dei molluschi - acque destinate al consumo umano - acque reflue urbane (depuratori) - acque meteoriche e tecnologiche - acque minerali e termali - acque di piscina
- fornisce supporto tecnico-scientifico agli altri Enti preposti al controllo (Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale, Regione, Forze dell’Ordine) nelle attività di indagine per la caratterizzazione qualitativa e la tutela delle acque; - fornisce supporto alla Regione nelle predisposizione ed aggiornamento dei programmi e dei piani regionali di settore; - partecipa a Tavoli Tecnici ed iniziative progettuali regionali e a Gruppi di Lavoro tematici del Sistema interagenziale retto da ISPRA (GdL Tecnologie a ridotto impatto ambientale per i processi di trattamento delle acque reflue e riutilizzo degli effluenti depurati a scopo irriguo, GdL CIS-Intercalibrazione - Direttiva 2000/60/CE, GdL Interconfronto Daphnia Magna, GdL RWISE, ecc.); - partecipa a specifici progetti, finanziati dalla Comunità Europea, dallo Stato Italiano e dagli Enti Locali, per l’approfondimento di alcuni aspetti tematici legati alla risorsa “acqua” e “ambienti acquatici”. Progetti specifici Monitoraggi Area Pizzoli-Marisabella (ADSPMAM) Monitoraggio delle acque marino-costiere Province/ARPA Progetto Minore (ASL Lecce - Regione Puglia) Progetto SHAPE |
L’attività di controllo su acqua per conto di privati non rientra fra gli adempimenti istituzionali di ARPA Puglia.
In alternativa tali controlli potranno essere richiesti ad un qualsiasi laboratorio pubblico/privato purché accreditato.
Tale richiesta non è pertinente alle competenze istituzionali di questa Agenzia, in quanto non rientra tra le richieste di informazioni ambientali, bensì di informazioni commerciali reperibili comunemente su internet. In ogni caso, qualsiasi informazione sullo specifico argomento sarebbe in contrasto con l’obbligatoria posizione di terzietà attribuita ad ARPA Puglia nel suo ruolo di Istituzione Pubblica, nonché potrebbe ledere il principio di libera concorrenza tra le aziende private eventualmente interessate.