Proseguono, come programmato, le indagini di Arpa Puglia alla ricerca di amianto nell’ area dove sorgeva il palazzo di via De Amicis a Bari, crollato la sera del 5 marzo scorso.
Una prima fase di accertamenti ha riguardato la ricerca di fibre disperse nell’ aria. Le analisi dei campioni prelevati sono state eseguite nel laboratorio del Dipartimento Provinciale ARPA di Brindisi, unico centro di riferimento regionale per l’amianto riconosciuto dal Ministero della Salute. Non sono state rilevate fibre nell’ aria. Verrà comunque effettuata una seconda fase di accertamenti sulla qualità dell’ aria circostante l’area interessata dal crollo; anche questa era stata già programmata e comunicata agli enti ed anche agli organi di informazione.
Le attività di indagine, come precedentemente annunziato, non riguardano però soltanto la presenza di eventuali fibre disperse in aria. La settimana scorsa erano stati prelevati campioni di detriti caduti al suolo, presumibilmente da una tubazione. Le analisi su tali materiali hanno indicato la presenza di fibre di amianto nella matrice cementizia.
Oltre che all’ aria ed ai residui raccolti dal terreno le indagini saranno estese anche alle polveri. Sono stati prelevati campioni sia nel cortile della ex scuola Carlo Del Prete, attualmente adibita a sede del Municipio 2 del Comune di Bari, sia nella adiacente via Pinto. Campioni di polveri sono stati raccolti anche sul balcone di un appartamento al primo piano di un palazzo in via De Amicis 2.
Arpa Puglia si riserva valutazioni sui contenuti della relazione dell’ università di Bari, di cui si è avuta noitizia in giornata odierna, relativa ad un “campione di polvere” che sarebbe stato prelevato da un balcone nei pressi del palazzo crollato. La relazione in questione non proviene da un laboratorio inserito nell’elenco dei laboratori qualificati del Ministero della Salute.
Le analisi inizieranno nella giornata di domani. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni