Nel primo pomeriggio del 19 giugno è scoppiato un rogo alla Chimpex, azienda chimica nella zona industriale di Bari, dove fortunatamente nessuno è rimasto ferito. L’Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, è prontamente intervenuta verificando che nessun superamento delle concentrazioni di polveri sottili - Pm10 - è stato rilevato, ad eccezione delle immediate vicinanze dell'impianto interessato dalle fiamme.
“In occasione dell’incendio alla Chimpex, azienda chimica nella zona industriale di Bari, per fortuna di breve durata, sono state effettuate le verifiche strumentali da parte di Arpa Puglia per la determinazione dei valori delle polveri sottili (PM10) - ha dichiarato Vito Bruno, direttore generale di Arpa Puglia -. Sono state eseguite misure in cinque punti, di cui due nei pressi dell’azienda, due nella zona periferica del comune di Modugno a valle rispetto alla direzione del vento (presso la pizzeria Spiga D’oro e la chiesa di sant’Ottavio dei Padri Sacramentini) e uno a monte rispetto alla direzione del vento (hotel parco dei Principi). Tutti risultati delle misurazioni effettuate sono risultati al di sotto limiti del Pm10 ad eccezione del punto nei pressi dell’ingresso dell’azienda in via Nickmann. Dalle centraline di qualità dell’aria nell’intorno dell’impianto non si sono evinte criticità. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici dell’Asl, dei Vigili del Fuoco, dell’Asi oltre alle forze dell’ordine. Si è raccomandato di procedere allo smaltimento delle acque che saranno impiegate per il lavaggio delle strade come rifiuto, affinché non ricadano nella rete fognaria consortile”.
Nella giornata odierna, 20 giugno, i tecnici di Arpa Puglia hanno rieseguito le misure nei punti nei pressi dello stabilimento oltre che nelle vicinanze dello stesso. Sottovento e nelle immediate vicinanze del perimetro aziendale, i limiti di Pm10 risultano ancora superati. Tuttavia, a distanza di circa 100-150 metri dallo stabilimento, non si registrano superamenti del Pm 10 (limite Pm10 riportato nell'Allegato XI al D.Lgs. 155/2010 - valore medio giornaliero da non superare più di 35 volte in un anno).
Procedono intanto gli accertamenti e le verifiche per monitorare la qualità dell’aria e fare ulteriori verifiche sulle schede di sicurezza dei prodotti stoccati.